L’associazione regionale dei Democratici e Progressisti continua in queste settimane a lavorare ad intese con le forze di centro sinistra e civiche per progetti di governo delle città e dei comuni chiamati al voto. Il gruppo politico sta costruendo forti alleanze su tre fronti:
– Salerno: i Democratici e Progressisti sono parte integrante della coalizione con Vincenzo Napoli sindaco e promotori di un programma di innovazione per i prossimi anni;
– Battipaglia: i Democratici e Progressisti sostengono convintamente il candidato a sindaco Antonio Visconti per dare una svolta decisiva e un governo forte alla città
– Eboli: i Democratici e Progressisti sono pronti a dare un’identità e promuovere la proposta unitaria di centrosinistra per una città che torni ad essere la leva di sviluppo della provincia di Salerno
I Democratici e Progressisti, inoltre, nel rispetto del dibattito tra Pd, Movimento Cinque Stelle e Leu, saranno impegnati ad unire tutte le esperienze del movimentismo civico di sinistra per un Polo progressista che rafforzi il nuovo centrosinistra. Altresì, pur apprezzando molte scelte del governo Draghi, i Democratici e Progressisti ritengono che ci vorrebbero scelte più coraggiose in materia di lavoro e sostegno alle imprese produttive così come giudicano non pienamente soddisfacente l’azione del governo regionale a circa un anno dalla nuova legislatura.
I Democratici e progressisti sollecitano altresì Articolo Uno della Campania a fare un po’ di chiarezza rispetto alle recenti esternazioni dell’onorevole Federico Conte. Alle scorse elezioni regionali si preferì “intromettere” nella competizione all’interno della lista del Pd ed oggi a Salerno Città, Eboli e Battipaglia quello stesso partito non lo si ritiene credibile, lavorando ad alleanze di diversa natura in discontinuità con ciò che accade a livello nazionale.
«Le sconfitte della sinistra in questi anni – commenta Corrado Martinangelo – sono anche frutto di scelte che non lo hanno resa credibile e coerente. E così si continua solo su versanti di oligarchia politica».