Spettacolo Homero – L’Italiano: La poesia del TANGO

Lo spettacolo Homero – L’italiano nasce da un’idea di Pierdomenico Di Benedetto, arricchita da un’ attenta ricerca di poesie, brani musicali, immagini pittoriche di svariati autori.

P. Di Benedetto arrangia i brani ricercati, suona pianoforte e tastiere e con lui, sotto la sua direzione artistica, in questa poesia di tanghi, Francesco Langone (chitarra e arrangiamenti), Gianfranco Di Miele (basso), Lucia Romaniello (canto), Annalisa Vegliante (voce narrante) e Michela Chirico (danza).

La coordinatrice dell’organizzazione e responsabile del backstage, Rosaria Sinforosa.

Homero – L’italiano è un viaggio speciale, in cui echeggia la poesia nostalgica e generosa di H. Manzi, quella che non conosce catene, in cui si alternano il ricordo e l’amore, gelosie e tenerezze, luci e ombre, forti ideali.

La stessa poesia che per H. Manzi diventa un omaggio alla libertà, all’Argentina, al Sud del mondo, alla sua Polla, rimasta nel cuore.

In quei tanghi si respirano le milonghe amorose e ad occhi chiusi, si possono vedere i tacchi delle donne di Boedo e l’ eternità della nebbia di Buenos Aires.

La regia dello spettacolo è curata da Michela Chirico, che ha creato un vero e proprio fil rouge fra poesia e musica, canto, danza e parole, perché tutto risulti una carezza per lo spettatore, un viaggio da percorrere insieme, fra passione e malinconia, bellezza e nostalgia.

Una nota speciale, all’ interno dello spettacolo, è apportata dalla Lis (Lingua dei segni italiana), attraverso un brano che sarà segnato, oltre che suonato, cantato e danzato, in un mondo in cui l’arte e la musica devono essere anche e, prima di tutto, inclusione e condivisione.

Tutto rigorosamente live e tutto sullo stesso palcoscenico, per dare luce ed acqua ad un seme che sopravviva nel tempo e per ricordare Homero come figlio della nostra terra.

“La musica che abbraccia la poesia, perché tutti abbiamo bisogno di quell’ossigeno naturale e travolgente che segna il nostro destino. Ho cercato e sono sceso nel Sud più profondo, quello dell’anima” (Pierdomenico Di Benedetto)

“Ho voluto creare un respiro unico, dal più piccolo passo di danza, alla musica, alle parole che toccano l’anima, fino al più profondo segno in Lis, perché l’ Arte sia come vivo io, nella ricerca della condivisione, delle radici, della verità” (Michela Chirico).